Biografia dell’artista 

Eugenio Barillà nasce il 24/06/1961 in una famiglia appassionata d'Arte a Reggio Calabria, in terre di una bellezza ed un fascino straordinari, nel cuore del Mediterraneo sua continua fonte d'ispirazione. Sin da piccolo comincia ad esprimersi attraverso il disegno e la pittura.

A soli 10 anni la sua prima medaglia all'Estemporanea di pittura presso l'Ente fiera di Pentimele - Reggio Calabria.

Continua ad esercitarsi, partecipa ai concorsi d'arte locali conseguendo vari attestati di partecipazione e di merito con coppe e medaglie, cominciando ad essere menzionato sulla stampa (articoli del quotidiano Gazzetta del Sud del 31/08/1972 e del 12/09/1972).

Nel 1973 l'inaugurazione del negozio di articoli per belle arti, cornici e spazio espositivo "L'Angolo dell'Artista" a Reggio Calabria, di proprietà dei genitori, dove assieme ai fratelli espone in mostra permanente.

A 12 anni ottiene il terzo premio all'Estemporanea di pittura città di Campo Calabro (articolo del quotidiano Gazzetta del Sud del 07/12/1973).

Nel 1975 s'iscrive al Liceo artistico statale "Mattia Preti" di Reggio Calabria, dove si appassiona anche al modellato (con argilla) e architettura.

Nel 1977 (16 anni) la selezione per l'inserimento sul Catalogo d'arte italiana "L'Elite".

Nel 1978 ottiene il diploma di maturità artistica e subito dopo s'iscrive all'Accademia di belle arti di Reggio Calabria.

Si susseguono concorsi di pittura e varie mostre collettive con le quali riscuote ampi consensi tra il pubblico e nel 1982 consegue la laurea di Maestro di pittura discutendo la sua tesi sull'Happening, Performance e Camions americani (land art).

Nel 1983 si abilita all'insegnamento di Educazione artistica presso la Sovrintendenza scolastica della Calabria a Catanzaro.

Sono tante le soddidfazioni ottenute durante la sua carriera professionale, oltre alla pittura si cimenta, nella scultura, nella musica, nella fotografia ed altro e nel 1984 s'iscrive al Conservatorio di musica "Francesco Cilea" di Reggio Calabria, ma abbandona presto gli studi classici per formare uno dei suoi gruppi di musica leggera "I Chewing gum".

Intanto s'iscrive all'Università mediterranea della Calabria in facoltà di Architettura, dove affina il disegno tecnico (all'epoca senza l'ausilio dei computer).

Nel 1988 le selezioni per l'ammissione al concorso fotografico internazionale "Città di Siracusa", organizzato dal "National foto club".

Nel 1993 la chiusura programmata del negozio di belle arti dei genitori e dopo qualche tempo, l'inaugurazione del suo "Studio di Architettura Arte e Design".

Nel 1994 la mostra personale di pittura, scultura ed oggettistica artistica, nei saloni del Palazzo della Provincia di Reggio Calabria.

Nel 1996 la selezione per il Catalogo d'arte "Annuario Sicilia Arteoggi".

Sempre nel 1996 la mostra collettiva di pittura e scultura, organizzata dal "Rhegium Julii" ed Amministrazione comunale sul lungomare di Reggio Calabria (articolo del quotidiano Il giornale di Calabria del 20/07/1996).

Ancora nel 1996 la mostra di pittura collettiva organizzata dall'Associazione culturale "Nemesis", "Donna e Mediterraneo" a Saline Joniche di Reggio Calabria.

Nel 1997 la selezione per il Catalogo d'arte "Artenova".

Sempre nel 1997 la mostra di pittura, scultura ed oggettistica artistica al Castello di Scilla - Reggio Calabria.

Nel 1998 la mostra itinerante di oggettistica artistica "L'arte in pentola", nei saloni della Torre Nervi, lungomare di Reggio Calabria.

Sempre nel 1998 supera la selezione (tra 80 opere) per la stessa mostra a Francoforte.

Nel 1999 supera la selezione per la stessa mostra a Utreht.

Nel 2000 la laurea in Architettura, dove discute (insieme alla sorella) una tesi sul riciclo dei materiali e loro possibile reimpiego per la realizzazione di nuovi oggetti d'uso, engineering e marketing,

Nel 2002 la mostra cronologica di pittura presso i saloni del Circolo Calcidese di Reggio Calabria (articolo del "Il quotidiano" 18/04/2002).

Sempre nel 2002 la mostra di pittura organizzata dall'UGL Creativi, presso i locali della sede di Roma (articolo del quotidiano "Meta Sociale" del 29/04/2002).

Ancora nel 2002 la mostra cronologica di pittura, scultura ed oggettistica artistica, presso Gazebo in pineta a Gambarie - Reggio Calabria.

Nel 2004 fonda un Associazione culturale "Galassia Club" ed organizza eventi artistici con gazebo sul lungomare di Reggio Calabria, dove espone con mostre personali e collettive.

Sempre nel 2004 ottiene il secondo premio partecipando con uno dei suoi brevetti al concorso per inventori promosso dall'Accademia del tempo libero di Reggio Calabria (articolo del quotidiano Gazzetta del Sud del 02/06/2004).

Nel 2005 la mostra personale di pittura con gazebo presso piazza Sant'Agostino di Reggio Calabria, manifestazione organizzata dal Circolo Calcidese.

Sempre nel 2005 viene invitato alla RAI "Cinecittà" per una valutazione dei suoi brevetti nel campo del design di oggetti d'uso per anziani e disabili ma utilizzabili da tutti

Nel 2007 la mostra di architettura a Villa Zerbi (assieme alla sorella) organizzata dall'Amministrazione comunale di Reggio Calabria con la realizzazione di un plastico di opere pubbliche.

Nel 2009 collabora col Circolo Calcidese alla realizzazione di nuove icone ed illustrazioni da inserire nelle broshur delle varie manifestazioni.

Nel 2014 viene invitato a RAI 2 "Studio uno" di Roma alla trasmissione "I fatti vostri" per esibire i suoi brevetti (articolo del "Il quotidiano" del 22/03/2014).

Sempre nel 2014 partecipa all'"Inventor show" della fiera di Padova con tutti i suoi brevetti.

Ancora nel 2014 è invitato come relatore al meeting sull'ingegneria dell'innovazione e servizi alle imprese a Fossoli di Carpi (MO).

Nel 2015 partecipa alla rassegna di film, cortometraggi e sceneggiature "Artelesia film festival" con la sceneggiatura del suo film di fantascienza "GE'" (in seguito diventerà anche un suo racconto illustrato).

Nel 2016 la mostra collettiva permanente di pittura e scultura al Palazzo della Cultura "Pasquino Crupi" dell'Amministrazione provinciale di Reggio Calabria.

Nel 2017 pubblicazione di due suoi dipinti sulla rivista internazionale d'arte "Biancoscuro" n.23 pag.56.

Sempre nel 2017 pubblicazione di sette suoi dipinti sulla rivista d'arte "Arte e artisti contemporanei" n.32.

Ancora 2017 vince il primo premio "La Fiabastrocca" (NA) con il racconto "Il Fulmine".

Nel 2020 pubblicazione di sei suoi dipinti sul "CAM 2021 - Catalogo d'Arte Moderna" internazionale n.56 edito dalla Mondadori.

Gennaio e Marzo 2021 mostra collettiva di pittura online su: Facebook - Instagam - Youtube - www.artbreath.it

Sempre nel 2021 pubblicazione del suo libro "1us" (Un microsecondo, una raccolta di dieci racconti) edito da Albatros con varie recensioni audio-video mandate in onda in TV e Radio.

Attualmente le sue opere sono esposte sui suoi vari profili social, nella pagina facebook "Anni d'arte - Years of art" e in mostra permanente nel suo Studio-laboratorio di architettura arte e design sito in Reggio Calabria

     




 

Introspezione dell’essere

L’inferno dorato, tecnica mista, 60x80cm, 1996

Immergiamoci nell’essenza poliedrica di Eugenio Barillà artista e architetto che condensa nei suoi studi artistici il suo sapere teorico.

Interessante la capacità dell’artista nello spaziare fra differenti lavorazioni capaci di sconfinare nella dimensione metafisica del fruitore.

 

L’ultimo contatto, tecnica mista su cartoncino, 80x100cm, 1982

Osserviamo una gestualità pittorica decisamente articolata e complessa, capace di sviscerare le problematiche sociali, entrando nei meandri della mente, aprendo nuovi universi interiori.

L’indagine di Barillà parte dalla figura umana, la complessità umana sembra affascinare l’artista che impronta la sua ricerca sulla vita e sulla morte, sulla dimensione fisica e fenomenica della spiritualità umana.


Ritratto, calco in gesso rinforzato smaltato,30x45x30cm, 1980

L’artista squarcia il velo delle apparenze puntando dritto all’essenza, svelando ciò che spesso non riusciamo (o vogliamo) vedere. E così si addensano emozioni pittoriche, modellature scultoree capaci di rimarcare l’essenza poliedrica dell’artista che, spaziando fra differenti elaborazioni artistiche, ci riporta alla teoria filosofica di Parmenide secondo il quale “L’essere è e non può non essere.”


Dott.ssa Elisabetta La Rosa

Respiro cromatico

"Gioco felice verso la luce, d'improvviso mi fermo, sopra di me l'atmosfera. Un occhio in superficie solo per un attimo, per vedere il sole.. e ritorno giù... a giocare."
Riecheggia la narrazione favolistica ripresa da "La pietrolina rossa" a cui l'artista Eugenio Barillà si ispira, mediante l'assetto narrativo che anima la sua poetica pittorica.
Una narrazione è favolistica che vibra per mezzo dello studio armocromatico che l'artista conferisce al supporto. Branchie un'opera dalla matrice poetica, dove Eugenio Barilla frammenta la composizione in una duplice composizione cromatica dall'assetto dinamico.
Tecnicamente l'artista antepone due cromie opposte, nella porzione destra il giallo che incarna il bagliore dell'energia solare, animato da un assetto dinamico del tratto pittorico ritmato da scanalature violacee. Nell'emisfero opposto il celeste domina la scena evocando proprio quelle branchie tipiche degli animali acquatici. Il tratto lineare retinato coadiuva lo spettro dinamico della narrazione che converge nella porzione centrale, dove l'occhio in superficie coglie quel bagliore di meraviglia che il creato dona alla vista.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storica dell'arte

I luoghi della mente di Eugenio Barillà

"... Viaggia la tua mente, la vedo nel vento che mi raggiunge da lontano e racconta di te che voli in un attimo sul mio stesso cammino... ti vedo all'improvviso"
Sulla scia emozionale della suggestione di questa riflessione, di addentriamo nei meandri del pensiero dell'artista Eugenio Barillà.
Il vento, un'opera introspettiva che parte dall'evocazione di un fenomeno atmosferico, giungendo alla voce dell'anima.
Intensa è la poetica narrativa che si cela nella texture cromatica e prospettica, dettata dal compenetrarsi della forma e del colore.
Un corpo femminile richiama la voce del vento che induce una riflessione emozionale.
La densità del tratto pittorico evoca il sentimento della mancanza che si materializza nella scena. Le parole sono parte della narrazione pittorica che vede il richiamo ad una metrica poetica. Espressioni surreali si traslitterano in un'aforisma di colori che frammentano il supporto.
L'osservatore diviene parte di quel crescendo narrativo, immergendosi nella cromia emozionale scandita dal gesto artistico di Barillà.

Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storica dell'arte