Franco Fabbri inizia seriamente a dipingere durante il lockdown del 2020 causato dall’emergenza sanitaria. Fin da subito viene invitato a partecipare a mostre collettive in diverse zone d’Italia (quali Roma, Firenze, Palermo) e del mondo (New York e Parigi). È tra i vincitori (quarto classificato) del premio Raffaello Sanzio II (2020), con Il villaggio, opera poi recensita dal critico Orazio Vancheri. Inoltre, ha vinto il premio Guglielmo II (2020), con l’opera Nomofobia e si è classificato quinto al premio Maestri a Milano (2022), presentando le opere Pollution, Luci bagnate e City skyline. Nel 2021 è stato invitato a partecipare al Premio Vittorio Sgarbi e, nel 2022, è stato inserito nell’annuario Artisti’21 e Artisti’22, editi dalla Casa editrice Mondadori.
Dal 2021 è membro dell’Associazione Pittori Imolesi.
L’artista rielabora la realtà in chiave surreale, ci conduce in mondi paralleli avviando una scoperta sempre nuova.
Immergiamoci nella poetica emozionale che si cela nelle opere di Franco Fabbri. L’artista plasma un’indagine che parte dalla realtà e sconfina in una percezione emotiva della stessa. Lo studio di Franco Fabbri ci conduce nell’eco della nostra emotività, sono scenari fantastici, cromie suggestive che si frammentano nell’eco dei pensieri.
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Sono paesaggi sognanti, fatati, costruzioni geometriche evocanti la dimensione architettonica delle grandi metropoli urbane, al fine di approdare ad un’astrazione della mente in cui si abbatte il confine della realtà tangibile lasciando spazio alla perfezione fenomenica della stessa in cui è l’emotività di Fabbri.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Respira l’anima mediante lo studio figurativo realizzato da Franco Fabbri, artista che indaga sull’introspezione dell’essenza umana mediante le sue intense narrazioni poetiche.
Nell’opera Arido Respiro, si frammenta il paesaggio, raccontando uno scorcio arido in cui la natura silente racconta se stessa.
Le radici dell’albero in primo piano si diramano verso la porzione superiore, ripiegano verso il tronco quasi a simboleggiare l’essere umano che si fa strada in un paesaggio arido.
La natura risuona nell’essenza umana, respirando in un paesaggio indefinito: il paesaggio interiore.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Analizzando la valenza psicologica sappiamo che la resilienza è un concetto che indica la capacità di fare fronte in maniera positiva ad eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità.
Franco Fabbri poema una narrazione in divenire contrapponendo una costruzione cupa ai colori del fiore in basso, quasi come fosse quel barlume di speranza che nasce anche quando tutto sembra essersi spento.
La costruzione pittorica si articola fra volumetrie geometriche e velature pittoriche materiche, al fine di riuscire a concretizzare nell’arte la voglia di ricostruire la propria essenza.
L’opera si pone come la tela emozionale in cui riverbera l’essenza dell’artista, capace di scuotere l’anima dalla polvere accumulata dallo scorrere del tempo.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
C'è un ponte che collega l'anima al corpo, un ponte che collega le diverse tappe della vita, un ponte che ci consente di attraversare l'essenza consapevole del nostro Io.
L'artista Franco Fabbri da vita all'opera Il ponte, un trattato metafisico che consente al fruitore di immergersi nei meandri del proprio Io.
Sfumature cromatiche che delineano un paesaggio interiore ove il bilanciamento armocromatico del colore scandisce i sentimenti dell'essenza umana.
Intenso è anche il chiaroscuro che conferisce tridimensionale alla composizione paesaggistica in cui esalta ancor di più la valenza simbolica. Sappiamo infatti che il ponte rimanda alla consapevolezza umana nell'edificare la propria essenza consapevole.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Uno scorcio surreale si anima nell' essenza pittorica che caratterizza l'opera surreal Island di Franco Fabbri, artista poliedrico che tramite la commistione tra cromie intense è una sorta di astrazione figurativa da vita alle sue più vive emozioni. In questo caso evoca il pensiero alla base della poetica surrealista evocando quella percezione interiore del proprio io che si fonde al mondo dei sogni al fine di dar vita ad una realtà irrazionale priva dal controllo della logica e della ragione in cui l'uomo è l'artista provano ad immettersi in una realtà differente, parallela.
E così Franco Fabbri plasma uno sfondo armocromatico, in cui ogni colore sembra essere la normale successione dell'altro, animandosi mediante l'intensità del pensiero dell'artista.
Al centro si erge un'isola solitaria, frutto dell' astrazione della mente dell'artista in balia al proprio essere dove elementi insoliti sembrano emergere dal mondo onirico che Franco Fabbri cela nella sua poetica pittorica.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Intensa è la poetica pittorica che si cela nella matrice spirituale nel riverbero cromatico dell'opera Sosta nel viale.
L'artista Franco Fabbri da vita ad un paesaggio naturalistico che diviene la voce del paesaggio interiore sinonimo della valenza spirituale nella dimensione sinestetica della percezione sensoriale.
Osservando lo studio cromatico si noti come l'artista abbia calibrato le cromie- seppur intense - in modo equilibrato, bilanciando le sfumature che vibrano sul supporto, inglobando la percezione visiva.
Interessante è la frammentazione narrativa mediante la resa delle due figure bianche che emergono dalla tela. L'artista riesce a dar voce a quell'incastro pittorico dove riecheggia la fenomenologia spirituale dell'essenza naturalistica umana e della madre terra.
La natura si rivela nella poetica pittorica, respira la narrazione vitale nell'incanto surreale delle cromie naturalistiche.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa