Incontri emozionali

Divampa l’emozione condensandosi fra purezza e magia, risuonando in un’esplosione cromatica.
L’artista Mario Ghizzardi da vita ad un’opera intensa, dove sono i cromatismi a scandire la poetica introspettiva della composizione.
La ricerca di Ghizzardi è intensa, sfocia in un lirismo poetico che si condensa nella gettatezza cromatica. Osserviamo infatti come il colore si irradi sul supporto, a tratti sembra lavorato a tratti libero di defluire sulla tela, raccontando quella magia narrata nel titolo, imprimendo l’intensa simbologia che si cela nelle scanalature pittoriche.
L’estro poetico di Ghizzardi irrora i sensi, ci ingloba in quel divenire pittorico che diventa voce dell’anima scavando nell’intensità della percezione ancestrale del fruitore.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa

Slanci emozionali 

 Squarci vitali, slanci emozionali incarnanti la forza di volontà sovrastano il dolore.
Le ferite - richiamate nel titolo - vengono incarnate da quelle cromie rosse, frutto dell’impulso esistenziale dell’artista desideroso di comunicare con un’opera astratta, evocante la tecnica del dripping in cui Ghizzardi immette la sua sensibilità artistica.
Le campiture sono come vibrazioni emozionali, slanci dell’anima, è la vita che defluisce sul supporto. Il rosa evoca la dolcezza che viene risanata dalla forza di volontà capace di superare il dolore.
La poetica metafisica di Ghizzardi risuona nell’anima dell’osservatore fondendosi con esso.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa

Slanci cromatici

Slanci cromatici plasmano il tessuto materico dell'opera Prorompente vitalità dell'artista Mario Ghizzardi, poeta dell'anima capace di imprimere suggestioni spirituali per mezzo della forza pulsionale del colore.
Sprazzi vitali che si susseguono in modo informe, plasmando così una composizione tridimensionale ove il colore sembra uscire fuori dalla tela riuscendo a penetrare nell'anima dell'osservatore mediante la percezione visiva.
Osservando la stesura cromatica si noti come il colore incarna proprio quella vitalità intrisa nell'essenza umana, sconfinando in una poetica spirituale che verte verso la fenomenologia dello spirito al fine di invitare il fruitore a vivere la vita, respirando quelle armonie cromatiche che si frammentano all'ombra del pensiero.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa

Sfumature emozionali

La forza pulsionale delle campiture
cromatiche incidono quei ricordi intensi, forti che costituiscono l'essenza intrinseca dell'io umano.
Così Mario Ghizzardi da voce ad un'altra narrazione pittorica cui perno sono i ricordi, essenza dell'umanità, linfa vitale dello spirito, essenziali per il consolidamento dell'amore.
Immergendoci nel vivo dei filamenti cromatici si noti come l'artista si è riuscito a centellinare quell'essenzialità cromatica che emerge dal fondo della tela - caratterizzata dal colore scuro - che Ghizzardi plasma mediante una sorta di "panneggio pittorico".
Le campiture cromatiche divampano verso l'alto, squarciano le tenebre della parte oscura dell'essenza umana, sfociando nella forza della mente dove i ricordi vibrano nella razionalità materia cerebrale.
L'amore è il filo conduttore, quella chiave d'accesso all'essenza della vita, che l'artista riesce a suggellare mediante quelle campiture più ampie caratterizzate dal viola quasi come se sfuggissero al controllo razionale dell'artista, esse infatti sono il frutto dell'impulso della gestualità astratta che caratterizza il pensiero di Ghizzardi.
E così ghizzardi da voce al suo estro pittorico mediante una narrazione meta-fisica, che abbatte il confine della razionalità conferendo materia all'essenza dell'anima che riverbera mediante i cromatismi forti ed incisi, quasi graffiati sul supporto.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa

Seduzione cromatica

I pensieri della mente si animano mediante la riflessione che converge i sensi, corpo e mente si incontrano nell'eco della seduzione dell'anima.
Luce e raffinata seduzione, tra corpo e mente di Mario Ghizzardi, un'opera che oltrepassa le leggi della fisica traslitterandosi in materia cromatica fluida mediante l'assetto compositivo della poetica dell'artista.
Tecnicamente l'artista plasma una composizione cromatica evanescente, dove i filamenti cromatici questa volta sembrano elementi a se stanti e non legati fra loro. L'artista incarna quella seduzione che fluttua dal corpo alla mente coniugando le due istanze.
La seduzione dell'anima scalfisce le menti, penetra nei meandri dell'Io articolandosi in una poetica narrativa estasiante per l'essere umano.
Osservando i pesi cromatici, si noti come l'artista abbia articolato la gradazione del colore in modo armonico. Il viola è il colore portante, la cui valenza simbolica incarna la spiritualità e il fascino erotico, istanze che sfociano in una spiritualità introspettiva.
Interessante l'utilizzo del colore dell'artista Ghizzardi, capace di pervadere di luce l'imprinting dell'occhio umano.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa

L'eterna lotta fra bene e  male

Sprofondando negli abissi dell'animo umano riverbera il contrasto dell'Io, quell'eterna lotta tra bene e male che parte dalle radici dell'essere umano.
Un'opera dal forte impatto cromatico, l'artista Ghizzardi contrappone l'irruenza del colore rosso alle campiture nere animato dall'intento di incarnare la simbologia del titolo.
Il potere della parola viene traslitterato nel gesto artistico che, come un filamento di pensiero, diviene concreto mediante il colore.
Nella poetica dell'opera riverbera di una matrice psicanalitica la cui radice ha sede nella teoria della filosofia moderna, secondo la quale il male viene inteso come "disvalore", richiamando la figura dell'essere umano che Hegel considera "cattivo per natura" perché il bene è lo scopo ultimo del mondo, in esso si anima la concretezza della libertà. Così come Nietzsche che nel saggio "Al di là del bene e del male" afferma che il dolore scava nelle profondità umane costringendoci a fare ritorno alla fonte del dolore. In un certo senso l'artista Ghizzardi riflette proprio su questo rapporto fenomenico fra bene e male, costringendo l'osservatore ad incanlarsi bel flusso del bene e del male, proprio come incarnato dai filamenti cromatici bianchi che in ogni opera incarnano una diversa sfaccettatura del vissuto dell'essere umano.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storica dell'arte

Meta-fisica Cromatica

Il pensiero si dissolve come fosse quella combustione subsonica dell'energia vitale che si addensa e si infittisce fra le campiture cromatiche dell'opera "Deflagrazione di energia vitale" dell'artista Mario Ghizzardi.
Tecnicamente l'artista assembla un fenomeno di matrice fisica, quello della combustione rapida - caratterizzata diminuzione della densità del gas a valle dell'onda di combustione e da una leggera caduta di pressione - con l'energia della vita, addensando il pensiero in un'opera d'arte caratterizzata da campiture cromatiche astratte, il cui cuore pulsante è la matrice metafisica dove l'artista eleva il proprio pensiero e lo condensa mediante la simbologia cromatica.
Tratto contraddistintivo di gran parte della produzione artistica di Mario Ghizzardi sono le fitte campiture bianche che vertono verso l'alto elevando mediante un modo ascensionale il pensiero dell'artista. Sono quelle campiture ad incarnare la rapida combustione che narra l'artista, osservando attentamente il supporto si noti come si intervallano a ripetizione le "macchie" di colore rosso dalla resa tridimensionale. Nell'essenza di quell'impeto cromatico emerge l'energia vitale, in quanto è il colore ad essere il comburente di cui l'artista si nutre. L'artista, mediante le teorie della fisica, elabora un divenire cromatico che asseconda le sfumature conosce del suo Io.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storica e critica d'arte

Le emozioni cromatiche di Mario Ghizzardi

Teneri abbracci soffocati. L'opera presenta una texture cromatica intensa dove, colori soffusi si incontrano e si avviluppano incarnando la congiunzione di un abbraccio.
Sprazzi cromatici neri dettano il ritmo interpretativo dell'opera, irrompono prepotentemente sulla tela, incarnando quel senso di soffocamento degli abbracci, incarnando l'angoscia, l'ansia di un momento in cui il contatto fisico viene pressoché soffocato.
L'artista riflette sui problemi di una società sofferente mediante l'applicazione dello studio cromatico di matrice espressionista astratto.
Il gesto artistico, infatti, si fa portavoce dell'emozione dell'artista senza l'intramezzo della ragione. Il gesto artistico è un'esigenza, l'impulso dell'animo del Ghizzardi che conferisce al colore il compito di dialogare con il fruitore.
Tecnicamente l'artista rispetta il bilanciamento cromatico, scandisce la metrica del cromatismo dando vita ad una narrazione equilibrata. Osservando le trame pittoriche possiamo scorgere come vi sia un divenire cromatico, infatti le campiture semprano confluire verso l'alto dando vita ad un crescendo dell'anima.


Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storico e critico d'arte