Suggestioni intrinseche che si celano nel paesaggio notturno quale espressione dell'animo umano.
L'artista Rana Sayegh incarna nella raffigurazione dell'opera quelle che sono le suggestioni intrinseche del suo animo.
Partendo dalla composizione figurativa del corpo umano emerge lo studio per l'armonia del corpo umano che richiama la statuaria classica greca, con particolare attenzione all'armonia delle contrapposizioni degli arti.
L'artista conferisce all'opera quel plasticismo scultoreo conferendo tridimensionalità mediante lo studio delle luci e delle ombre.
La donna è raffigurata di spalle in contemplazione del paesaggio notturno che si accinge ad accogliere il giorno.
L'artista incarna la suggestione di uno scorcio di vita, evicando nella notte l'intensità dell'animo.
Interessante è la resa delle trasparenze della tenda che permeano di realismo mediante uno studio minuzioso del dettaglio, le scanalature drappeggiate richiamano l'assetto scultoreo mediante l'attenzione alle ombre.
È un classico composto quello che l'artista riverbera nell'opera mostrando lo studio magistrale dei canoni dell'arte figurativa di matrice rinascimentale.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storico e critico d'arte