Nonostante i tempi difficili, l’attività espositiva della Galleria ARTtime di Udine cerca di proseguire, ovviamente nel totale rispetto delle misure di sicurezza. Tre semplici regole: mascherina obbligatoria, massimo 5 persone presenti all’interno contemporaneamente (ovviamente mantenendo la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro), soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani a disposizione dei visitatori.
Considerando il difficile momento che tutti noi stiamo vivendo, il periodo espositivo è suscettibile di variazioni, infatti “Forme, colori ed emozioni per ripartire” (3 – 16 febbraio 2021) rimarrà aperta e visitabile solo in caso di “zona gialla”.
Il primo appuntamento del 2021 è stato concepito come un buon auspicio con la ferma volontà di presentare l’arte come base su cui ripartire all’insegna della bellezza e della libertà espressiva senza nessun vincolo stilistico e soggettuale.
Esporranno le loro opere: Ada Caccin, Rossella Ghigliotti, Vincent Miranda, Ruggero Rotondi, Bruna Sordi e Armando Tordoni.
Ada Caccin dipinge, ama dipingere, e ama la cultura in tutte le sue espressioni: la musica, la letteratura, la poesia, il teatro. Nel teatro ritrova l’immagine patriarcale paterna di Lino poeta e attore, e per il teatro segue i figli, che provetti interpreti dell’arte della recitazione dialettica e gestuale e della regia, sarebbero stati preziosi protagonisti anche nel teatro ellenico del carro di Tespi. Dipinge usando gli strumenti storici: la tela i colori ad olio, i pennelli guidati dalle sue esili mani condotte dalla sua mente pensosa e ispirata. Dipinge gli ulivi e il candore della neve, il mare tempestoso o la pazzia incatenata ma anche il bambino estasiato dall’albero di Natale e l’Inno alla gioia, e con particolare sensibilità e raffinatezza di forma e di colore odiando la ripetitività che banalizza la magia.
Con consapevolezza tecnica Rossella Ghigliotti riesce a valorizzare la morbidezza dell’olio, con le sue infinite variazioni, così come la sintesi e l’immediatezza dell’acrilico. Guidata da una particolare sensibilità per il colore, l’artista trova inizialmente i suoi riferimenti nella pittura informale basata sulla stesura istintiva ed emotiva della materia. Spesso le sue opere stimolano la percezione dell’osservatore rievocando paesaggi glaciali a volte surreali. Spiccano i notturni, dominati dai viola e dagli aranci, in cui gli scorci immersi nell’aria bagnata dalla nebbia sembrano quasi sciogliere l’immagine nella sintesi estrema di cielo e terra. Ogni opera nasce dall’immediatezza dell’intuizione e dal piacere di sentire il colore per poi poterlo modellare con la freschezza e la purezza del gesto.
Vincenzo - in arte Vincent - Miranda è sempre stato fortemente attratto dal fascino irresistibile del colore. Adora le campiture di vive cromie e sin dalle sue prime opere si ispira all’immenso Vincent Van Gogh (come il suo nome d’arte testimonia). La passione di Vincent nei confronti della pittura risale al 1997, a partire da quella data infatti ha deciso di lasciarsi ispirare dalla propria fantasia dando vita a dipinti in grado di trasmettere le sue emozioni e i suoi sogni. Per migliorare i propri fondamentali e apprendere le tecniche pittoriche Vincent Miranda ha seguito gli insegnamenti del maestro Gianni Borta. Ed è proprio merito del celebre artista udinese se la passione per il colore ha pervaso totalmente le opere di Vincent, il quale dipinge unicamente in acrilico su cartoncino.