L'Ottocento e il mito di Correggio

Dal 3 ottobre 2020 Parma, la capitale italiana della cultura, ospiterà per un anno interno un'importante mostra. Quattro saranno i capolavori da ammirare alla Nuova Pilotta, al fine di riscoprire quelle opere che hanno influenzato la produzione artistica dell'ottocento.
"L’Ottocento e il mito di Correggio”, titolo dell'esposizione, che rappresenta anche un tributo a due personaggi importanti della storia parmense: La Duchessa Maria Luigia d’Asburgo, e l'incisore Paolo Toschi.
La mostra sarà curata da Simone Verde con un allestimento che mette in dialogo i famosi dipinti di Antonio Allegri, detto il Correggio, e le incisioni di Paolo Toschi, alcune tele acquistate dalla Duchessa Maria Luigia e i dipinti dei pittori dell'Accademia di Belle Arti di Parma che del Correggio erano appassionati studiosi.
Assieme ai quattro capolavori del Correggio – La Madonna con la scodella e la Madonna di San Girolamo più le due tele provenienti dalla Cappella del Bono – che con il Secondo Trattato di Parigi nel 1815 vennero restituiti a Parma dal Louvre dove erano confluiti per effetto delle requisizioni napoleoniche, la mostra presenta anche il meglio della produzione ottocentesca del Ducato, nell’epoca in cui questo Correggio “secolarizzato” diventa l’eroe della pittura nazionale parmigiana.
Un percorso narrativo che metterà in correlazione la pittura del Correggio con le influenze ottocentesche.