Riserva di Caccia presso la Galleria La Nica di Roma

Luisa Turuani, E si accorsero di essere nudi, rossetto su due mele sbucciate.

Una riflessione profonda fra l'essere umano e il contesto quotidiano nel quale si trova ad interagire: questo è l'incipit che ha dato vita alla mostra Riserva di Caccia personale di Luisa Turuani a cura della storica dell'arte Maria Vittoria Marchetta, fondatrice della Galleria La Nica di Roma.
Sette le opere in mostra fra installazioni e video che diventano lo spunto per quella riflessione circa quella "dimensione caratterizzata da precarietà e leggerezza, ironia e dramma” come afferma l'artista Turuano, suggerendo nuove modalità di lettura e interazione. Così come il quotidiano, le opere dell’artista sembrano continuamente sfuggire alla percezione dell’osservatore per subire una costante trasformazione, costringendo lo spettatore ad immedesimarsi con l’opera e ad infondergli sempre nuova vita e nuovi significati.

Luisa Turuani, Requiem, foglie e leggio musicale.

Sogno e realtà si incontrano nella suggestiva narrazione poetica che si cela nell'operato artistico di Luisa Turuani.
"Da bambini correvamo a contare i vagoni dei treni che scorrevano nell’ampia valle davanti a casa, al di là del fiume. Come un film, ma molto lento, conteggiavamo i frame di un’immagine che si componeva lì davanti ai nostri occhi. Uno, due, tre, … e quando raramente si arrivava a più di dieci, con grande stupore per un attimo non vedevamo l’inizio, ma non ancora la fine, solamente l’infinito corpo di un lombricone dove il capo e la coda, come in un teatro, rimanevano a destra e a sinistra del sipario. Si trattava di pochi istanti, così pochi che alcuni potrebbero pensare a un’illusione o a un miraggio; eppure ancora oggi rivivo quel breve ma intenso attimo come il preludio della totalità, la possibilità che miracolosamente nel tempo accada l’eternità. Taglia. Incolla. Sposta. Accorcia. Allarga. Pulisci. A prima vista sembrano i fondamenti di un carpentiere e un falegname, di chiunque abbia le mani in pasta così tanto da far sì che non sia la materia ad essere lavorata, ma le mani stesse, col tempo più ruvide e taglienti. Sono queste le mani che darebbero filo da torcere a qualsiasi chiromante se da sole non parlassero già da sé, timide e introverse ma anche testi a cielo aperto. Sì, a prima vista tali azioni potrebbero essere dette solo da queste mani poderose e stanche, eppure da lontano sento anche il sussurro di mani diverse, forse più schive e tenebrose, ma pronte ad accecarsi davanti a uno schermo pur di raggiungere il perfetto equilibrio tra file, mani che non si sporcano ma che conoscono il temibile peso di un secondo. Tra di loro si accendono spesso litigi feroci, si alzano urla e volano coltelli, non si parlano per giorni finché la tristezza della loro solitudine non le porta a cercarsi di nuovo, ancora e ancora." (Luisa Turuani)

Luisa Turuani, Hurricane, proiezione video.

L’artista milanese, alla sua prima esposizione a Roma presso la nostra sede, è tra i vincitori del Premio AccadeMibact. Il premio, promosso da MiBACT in collaborazione con Fondazione Quadriennale di Roma, permette all’artista di partecipare alla mostra collettiva Domani Qui Oggi, evento collaterale della Quadriennale di Roma 2020.
La mostra sarà fruibile fino al 31 ottobre 2020 presso la Galleria La Nica in Via dei Banchi Nuovi 22, Roma.