Il subconscio emozionale di Jessica Fiorillo

Un viaggio nei meandri dell'inconscio umano dove si addensano sentimenti e suggestioni che rimangono nei meandri della mente.L'artista Jessica Fiorillo da voce alla sua indagine sul subconscio tramite un trittico, una narrazione della raffigurazione teorizzata dell'inconscio.
Il termine Subconscio viene utilizzato nella psicologia per descrivere quei contenuti della mente esistenti ed operanti al di fuori della "sfera" della coscienza.

Osserviamo colori cupi ma intensi che plasmano quella sede della memoria ove si celano i contenuti nascosti alla coscienza. L'artista mostra la narrazione di quei contenuti a cui il singolo individuo non riesce ad accedere se non con il supporto di tecniche psicanalitiche.Il pensiero dell'artista è artisticamente complesso, spazia da un incipit surrealista di matrice psicanalitiche per poi sconfinare in un realismo ossessivo incarnato da quei "colori dell'angoscia" che riesumano la pittura di Lucian Freud

L'accenno della figura che si delinea nel supporto si pone come il richiamo ad una tendenza figurativa caratterizzata da un'intensa valenza espressiva ed esistenziale. L'artista però non vuole rappresentare la figura umana nella sua valenza realistica ma piuttosto il realismo della coscienza onirica ricalcando una pittura "freudiana" dalla valenza simbolicamente inquietante.
Il trittico si pone come il divenire dell'artista, l'indagine realistica supportata da un linguaggio, a tratti, cruento in quanto "Il caos suggerisce immagini", come affermava Francis Bacon. Jessica sembra partire dall'osservazione della realtà circostante per poi immergersi nel realismo delle sensazioni che spesso non riusciamo a tirare fuori, coadiuvando l'osservatore in un viaggio nel realismo dell'Io.
Dott.ssa Elisabetta La Rosa
Storico e critico d'arte