Nonostante i tempi difficili, l’attività espositiva della Galleria ARTtime di Udine cerca di proseguire, ovviamente nel totale rispetto delle misure di sicurezza. Tre semplici regole: mascherina obbligatoria, massimo 5 persone presenti all’interno contemporaneamente (ovviamente mantenendo la distanza di almeno un metro l’uno dall’altro), soluzione idroalcolica per l’igienizzazione delle mani a disposizione dei visitatori.
Considerando il delicato momento che tutti noi stiamo vivendo, il periodo espositivo è suscettibile di variazioni, infatti “Alle radici del colore” (18 febbraio – 3 marzo 2021) - visitabile a partire da giovedì 18 febbraio - rimarrà aperta solo in caso di “zona gialla”.
La seconda mostra dell'anno è un omaggio all'interpretazione personale del singolo artista nei confronti del colore, ingrediente essenziale per la creazione pittorica.
Esporranno le loro opere: Silvano Baù, Bernhard Gowinkowski, Maya, Santina Pellizzari e Betty Vivian.
Silvano Baù è nato a Cologna Veneta (VR) e da 43 anni è orgogliosamente cittadino di Soave (VR). Molte sue opere sono eseguite con disegni a mano libera rielaborati poi sia a computer per mezzo di appositi programmi, sia direttamente sulla tela con colori acrilici; l'artista preferisce immagini che ricordano l'astrattismo (di Kandinskij, Klee, Mirò) o il cubismo. L'elemento casuale, la macchia, la forma, il dettaglio isolato dal contesto, possono dare allo spettatore una percezione di un mondo irreale ma piacevole e proprio da questo nasce la vena creativa del pittore. Silvano Baù è sempre stato attratto da opere in cui il colore sembrava quasi uscire dall'immagine, dal disegno astratto.
Bernhard Gowinkowski è in grado di visualizzare la vibrazione degli atomi a colori. A volte, con una sua versione del puntinismo, assegna all’occhio il compito di elaborare una moltitudine di colori puri in una miscela unica. Tre temi principali sono riflessi in ciascuna delle sue opere: la ricerca della perfezione, della sincerità e della luce. Lo spettatore è quindi messo a confronto più e più volte con il tema della distesa sconfinata e della sua intrinseca solitudine. Lo stile di Bernhard Gowinkowski è guidato da una fantasia senza limitazioni ed esprime la sua grande passione per l’arte, arte intesa come attività fisica e spirituale in grado di donare piacevole benessere